SARA ROSSI
Pollicino, 2003
Senza Titolo, (le cocu..), 2003

Il piccolo Museo di Rorà rendiconta del trascorso della Comunità Valdese in questo piccolo borgo mostrandone i tratti comuni con gli altri paesi e quelli distintivi, legati all’estrazione della pietra, e si estende sino alla cava dismessa, ma anche all’ambiente turbato dai colpi delle esplosioni. Elemento fondante della Cultura Valdese è l’istruzione, con il circuito di scuole che sin da fine ottocento garantiva l’insegnamento a tutta la popolazione in queste valli appartate e che giustifica la museificazione dell’aula. In questo luogo il mondo immaginifico di Sara è palpabile
e se diventa figura nelle fotografie esposte alla mostra collettiva qui rende operosa l’artista che si misura con l’atto scultureo, col “cavar” materia (tenere desta la concentrazione, sentire la materia, cogliere la vena, per ridurre il rischio che mette a repentaglio il lavoro, la vita), lavorando il talco delle miniere di Prali (sottolineando un destino comune delle popolazioni di queste vallate) per realizzare i solidi che vengono utilizzati per l’insegnamento della geometria. La materia oleosa e cangiante del talco, il cambiamento di stato degli oggetti, le loro stereometrie – il cubo, la sfera, il cilindro – rimandano alle favole, dimensione evocata nel video che ripercorre nel disegno cinetico proiettato sulla lavagna l’evoluzione di Pollicino. (Tratto da Eco e Narciso-Cultura Materiale e Arte, www.provincia.torino.gov.it)

Sara Rossi
Pollicino, 2003, talco, dimensioni variabili
Installazione site specific presso Ecomuseo “Le loze di Rorà” – Museo Valdese – Rorà
Senza titolo (le cocu…), 2003, stampa digitale, cm 70×70 (dittico)
Mostra collettiva presso Ecomuseo “Feltrificio Crumière”, Villar Pellice.

Installazioni realizzate in occasione di
ECO E NARCISO. Cultura Materiale/Arte
18 ARTISTI IN 11 ECOMUSEI E MUSEI DELLA PROVINCIA DI TORINO
25 OTTOBRE – 14 DICEMBRE 2003
Un progetto a cura di Rebecca De Marchi e Sergio Risaliti.

in collaborazione con
galleria nicola fornello / Antonella Nicole e Enrico Fornello