MARCO BAGNOLI
IOxTE

Conoscenze scientifiche, alchemiche, mistiche, scrittura d’artista, filosofia platonica e neoplatonica, ermetismo, scritti sacri multireligiosi, storia dell’arte, moltissime conoscenze e ricordi: sono queste le fonti alle quali Bagnoli attinge quando vuole oltrepassare il sapere stesso e lenire la sua malinconia attraverso una doppia tendenza, sia formale che spirituale. La mostra personale di Marco Bagnoli include una nuova messa in scena di opere vecchie e nuove. Si tratta di una sorta di percorso, fuggente, caratterizzato da visioni, soglie e ingressi, dove le forme in divenire e la bellezza sensoriale indicano una direzione ulteriore; luce e ombra, proprio come il rapporto spazio-tempo, richiamano un passaggio, una connessione e un limite di superamento. È il cosiddetto “buon luogo”, come afferma Fulvio Salvadori, un luogo dove i simboli e le forme vengono chiariti dall’apparizione dei “loghi”. Seguire le proprie emozioni nel vedere tale esibizione di ombre, significa poter percepire e contemplare qualcosa di più sublime, che supera il pathos della bellezza: quel “qualcosa” suscita le nostre emozioni. La Parola: un labirinto grande e imponente, composto da decine di bancali ammucchiati uno sull’altro, avvia il pubblico alla contemplazione della mongolfiera capovolta, L’Albero Rovesciato, e della sua ombra proiettata. Tre strisce, di colore rosso, argento e oro, sono dipinte in vari punti della galleria, fuori e dentro il labirinto, e cui dimensioni corrispondono alla sezione aurea relativa alla porta stretta, essendo le soglie e i limiti di passaggio. Un’altra area della galleria è riservata alla grande parabola, che riflette i giardini e getta le loro ombre sui muri. Il punto focale è caratterizzato da piccole sfere di ceramica montate a parete, Quincunx, che sono state immerse in vernice oro e argento; queste sfere sono disposte secondo il disegno del quinconce, unità di misura romana utilizzata per la disposizione degli alberi nei giardini e nelle piantagioni, la cui origine è da far risalire a radici mistiche e magiche. Il Cane, figura astratta, secondo la tradizione ermetica, veglia sulle sette figure addormentate, I 7 Dormienti, che attendono la risurrezione nella grotta.

In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo con le immagini della grande installazione realizzata dall’artista. Testi critici di Sergio Risaliti e Fulvio Salvadori. Petra srl Editore, 2005

Scientific, alchemical, mystic knowledge, artist’s writing, Platonic and neoplatonic philosophy, Hermeticism, multi-religious sacred writings, history of art, a great many knowledges and recollections: these are the sources on which Bagnoli draws when he wants to overstep the knowledge itself and soothe his melancholy through a double tendency, being either formal or spiritual. Bagnoli’s personal show will include a new staging of both new and old works. We are dealing with a sort of path, a fleeing one, featured by visions, thresholds and entrances, where the becoming shapes and the sensory beauty show a further direction; light and shadow, just like space-time ratio, call up a passage, a connection and an overcoming limit. It is the so-called buon luogo, as stated by Fulvio Salvadori, a place where the symbols and the shapes are cleared up by the appearance of the ‘logos’. Following one’s emotions upon seeing such performance of shadows, means being able to perceive and behold something more sublime, exceeding the pathos of beauty: that ‘something’ arouses our emotions. La Parola: a grand imposing maze, made up of dozens of benches piled up one over the other, will initiate the audience into the contemplation of the overturned fire-balloon, L’albero Rovesciato, and of its projected shadow. Three stripes, being red, silver and gold coloured, are painted in various points of the gallery, whose sizes correspond to the golden section relating to the narrow door, being the thresholds and the passage limits. Another area of the gallery is reserved for the big parabola, which reflects the gardens and throw their shadows on the walls. The focal point features small wall-mounted ceramic balls, Quincunx, which have been dipped in gold and silver paint; these balls are arranged according to the quincunx drawing, a Roman unit of measurement used for arranging trees in the gardens and in the plantations, whose origin is to be traced back to mystical and magical roots. The Dog, an abstract figure, according to the hermetic tradition, watches over the seven sleeping figures, I 7 Dormienti, who wait for resurrection in the cave. 

Galleria nicola fornello / Antonella Nicola e Enrico Fornello, Prato
MARCO BAGNOLI, IOXTE
2004, Sept-Nov