Bernardo Giorgi e Erik Göengrich
Heimat, Da Sofia a Ciao Mario, 2003

Heimat è un progetto di ricognozione e studio, che Bernardo Giorgi e Erik Göngrich hanno intrapreso sul tema delle migrazioni.

La città oggetto di studio, da cui si muove il progetto è Torino, a partire dal quartiere che più rappresenta la realtà multietnica della città stessa: San Salvario.
Gli artisti hanno tracciato una linea, percorrendo fisicamente, a piedi, lo stesso tragitto compiuto dalla linea n. 18, che attraversa il quartiere di San Salvario, dove tra l’altro ha anche sede la galleria. Questo percorso da un estremo all’altro della città, da un capolinea, in Piazza Sofia, all’altro, Caio Mario, oltre ad estendere l’oggetto della ricerca ad una porzione cittadina ampia, innesca uno spostamento anche nella percezione del luogo, sovrapponendo il quartiere di Torino in cui si trova la Piazza Sofia, alla mappa della città di Sofia. Uno spostamento di luogo, che normalmente avviene attraverso il viaggio o la migrazione, tema che ormai caratterizza la maggior parte delle città e che, in questa occasione, prende Torino e San Salvario come luogo di ricognizione. Lo spostamento viene innescato immaginariamente, “decontestualizzando”, con un gioco linguistico, i confini di un’intera città. Questo spiazzamento viene operato prima mentalmente dall’artista e successivamente è trasmesso al pubblico mediante la realizzazione e l’affissione di una vera e propria mappa, delle dimensioni di un cartellone pubblicitario, nel parco che si trova sulla riva est del Po. La mappa rappresenta e indica tutte le direzioni per raggiungere le più importanti mete della città di Sofia. All’estremo opposto del percorso, un cartellone con la scritta Ciao Mario indica il termine della corsa, che, effettuata con il tram n. 18, corrisponde alla fermata Caio Mario. Anche qui il gioco linguistico, l’anagramma, è testimone di uno spostamento di luogo, dal capolinea Caio Mario alla Pizzeria Ciao Mario in San Salvario.
Il lungo lavoro di ricerca si è concretizzato nella raccolta di materiali informativi, dati e testimonianze dirette, interviste, immagini fotografiche e mappe, che hanno poi permesso la realizzazione di un cortometraggio con carattere di documentario, una raccolta di slides e materiale cartaceo.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con le istituzioni che si occupano dei problemi riguardanti l’inserimento degli immigrati, quali CICSENE e Agenzia di Sviluppo Locale San Salvario, oltre che alle testimonianze di alcune Associazioni e centri, dei negozi e di varie attività commerciali, della Sinagoga, della Moschea e della Parrocchia, in sinergia.

Un’attenzione particolare è stata data alle scuole, italiane e multietniche, a cui sono stati proposti workshop seguiti dagli artisti e da uno staff di docenti qualificati, attivo nella formazione presso il Castello di Rivoli, e in collaborazione con l’Associazione SUM Abbiamo lavorato usando diversi materiali: visivi, con proiezioni di slides e immagini, teorici, organizzando diversi incontri, e pratici, con la realizzazione di manufatti.
Nel mese di agosto 2003 i laboratori didattici sono stati proposti anche nella città di Voijnovach (ex Jugoslavia).

Hyperion Arte Contemporanea, Galleria Antonella Nicola, Torino
Bernardo Giorgi e Erik Goengrich
Heimat, Da Sofia a Ciao Mario, 2003