Loris Cecchini
Stage Evidences
Stage Evidences è il titolo della prima mostra personale di Loris Cecchini a Torino. In quest’occasione l’artista presenta una serie di fotografie dalla serie No Casting e alcune opere scultoree realizzate per la prima volta in un materiale inedito, una gomma poliuretanica lasciata grezza, nel suo naturale colore grigio. Si tratta della nuova serie Stage Evidences, in cui l’artista, partendo da oggetti o frammenti di realtà, interviene modificando la funzionalità e la struttura stessa dell’oggetto originario, al fine di donargli codici e riferimenti nuovi. Le sculture rappresentano dunque panchine, ombrelli, biciclette, attrezzature, computer e cavi o addirittura porte e si appropriano dello spazio, modificandone la percezione. Gli oggetti non possono più essere “agiti” dallo spettatore, ma reclamano una loro propria natura, fine a se stessa, lontana dall’originaria funzione loro assegnata. Sono oggetti che mantengono la loro apparenza formale, ma che sono modificati nella loro sostanza. Ecco dunque, il primo risultato è la perdita di riferimento del conosciuto e l’inaspettata nuova fruizione della materia, degli oggetti. Per la mostra Loris Cecchini presenta la primaSoft Door, una grande installazione site specific di computer e cavi, Untitled, e le sculture Camera, Byke, Panchina, Umbrella.
Le immagini fotografiche in mostra, che fanno parte della serie No Casting, sono collages elettronici di immagini costruite in studio tramite “diorami” di paesaggi esterni o spazi interni, i cui oggetti sono tratti da materiale da modellismo, macchinine o giocattoli. In queste scenografie sono poi inseriti in contrapposizione immagini di personaggi reali che, come attori, si muovono ricostruendo una realtà diversa, nuova, che annulla e confonde il limite che siamo soliti porre tra realtà e immaginazione. Una sorta di set cinematografico, in cui azioni e quinte si intersecano, contrapponendosi ad uno sfondo spesso monocromo o a un’atmosfera rarefatta su un orizzonte lunare. Immagini in cui non esiste una dimensione temporale in divenire: tutto sembra bloccato in un attimo eterno, immobile, sospeso in una dimensione in cui regna il silenzio.
Antonella Nicola, Hyperion Arte Contemporanea,Torino
Loris Cecchini, Stage Evidences
Dal 24 Febbraio al 31 marzo 2000