I Edizione – ottobre 2001
Claude Closky e Maurizio Nannucci
Senza Titolo, 2001

Conosciuti a livello internazionale, Nannucci e Closky realizzano per la I Edizione del progetto ManifesTO, un lavoro a quattro mani.
Linguaggio e immagine sono lo strumento su cui si basa la comunicazione. Oggi le immagini relative all’arte edulcorata e kitsch prodotte dalla pubblicità sono molto più diffuse che quelle con cui ci si confronta realmente, visibili solo nelle riviste specializzate e a ridottissima tiratura. Appropriarsi del linguaggio, quale testimone della comunicazione, e dell’immagine da copertina pubblicitaria per introdurli nel mondo dell’arte significa cambiare la percezione di una realtà visiva e mettere a confronto l’artificio delle strategie pubblicitarie e comunicative con quello dei cerimoniali dell’arte. Presenza denunciante dell’immagine, potenza virtuale della denominazione, sono questi i primi referenti della comunicazione e la matrice da cui si sviluppa il lavoro dei due artisti.

Luogo di esposizione del Manifesto: Circoscrizione 2 – S. Rita Mirafiori Nord, Via Guido Reni 102
Opening 27 ottobre 2001

Nell’ambito di Torino Contemporanea, nasce ManifesTO, un progetto destinato allo spazio urbano, nato dalla collaborazione tra le gallerie d’arte e il Comune di Torino.
15 gallerie d’arte contemporanea torinesi hanno invitato  15 artisti a lavorare su manifesti stradali di grande formato (mt 3×6). Il manifesto, tradizionalmente usato dalla pubblicità, diventa opera d’arte. Come Luci d’Artista, ManifesTO coinvolge la città e i suoi abitanti attraverso un progetto d’arte contemporanea circoscritto nel tempo. Una mostra a cielo aperto disegna un itinerario che coinvolge l’intera area urbana: il centro e le periferie, il fiume e i parchi, il mercato e le piazze. Sono stati individuati quali siti dell’affissione pubblica le dieci circoscrizioni cittadine, sedi di anagrafi e uffici comunali, ed alcune facciate di palazzi nel centro città. L’intento del progetto è proporre l’arte contemporanea ad un pubblico allargato, attraverso un approccio diretto negli spazi della sua stessa quotidianità. Il progetto diventa patrimonio collettivo attraverso la donazione delle 15 opere alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.

Presentazione del Multiplo Table of comparison
“Il mio progetto si chiama“ Tabelle di confronto ”. È composto da due coppie di tabelle, riformulate per nascondere gli oggetti da confrontare (le intestazioni sono quasi totalmente tagliate). Rimangono solo i dati privi di valore informativo, privi di ogni funzionalità. In modo che, sebbene ogni tabella presenti risultati opposti a quelli corrispondenti, sembrano indicare valutazioni equivalenti. ” Claude Closky.

L’opera di Maurizio Nannucci (Firenze 1939), dagli anni ’70 ad oggi, è una continua applicazione sul confine tra arte e spazio ambientale, tra linguaggio e immagine, tra presenza attuale dello sguardo e potenza virtuale della denominazione. La matrice del suo lavoro è una comunicazione sperimentale che invita lo spettatore ad allargare i confini del visibile e immaginare il non visibile. In questo incontro tra opera e spettatore la parola funziona come indice segno vuoto che si riempie di significato nella giustapposizione fisica al referente.  Le sue opere indagano nuovi linguaggi attraverso i diversi media: suono, fotografia, libri, manifesti e neon. Ha collaborato con architetti di fama internazionale tra cui Renzo Piano, Massimiliano Fuksass, Mario Botta e Stefan Braunfels. Ha partecipato alle più importanti rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, San Paulo, Sydney, Istanbul e a Documenta a Kassel.

Claude Closky (Parigi 1963) vive e lavora a Parigi. Il suo lavoro si incentra sul potere e sulla forma della comunicazione attraverso il linguaggio e l’immagine. Egli sottrae le immagini e la pubblicità dal loro ambito originario per riportarle al mondo dell’arte e poi diffonderle nuovamente come linguaggio o immagini autonome. Quest’operazione di spostamento e sottrazione che si realizza attraverso video, fotografie, manifesti, riviste e installazioni, sovrappone, ribalta e mette in discussione, anche ironicamente, il potere della comunicazione e la sua incidenza sul pubblico. Suo è la progettazione dei siti del Centre George Pompidou e del Museo  d’Arte Moderna e Contemporanea di Lussemburgo. Ha partecipato e mostre e rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, Lubiana, Venezia-Padiglione Lussemburgo.

Galleria Antonella Nicola, Torino
ManifesTO, I Edizione – ottobre 2001
Claude Closky e Maurizio Nannucci, Senza Titolo, 2001
installazione Manifesto in Via Guido Reni, Circoscrizione 2, Torino

Claude Closky, Table of Comparison