DANIELA DE LORENZO
Agile
La mostra presenta quattro sculture, un video e una serie di scatti fotografici. Un lavoro nuovo, inedito che porta in campo l’ultima ricerca dell’artista.
È un lavoro sugli stati d’animo, che parte dall’immaterialità del movimento, del battito monocorde di un basso continuo, per arrivare alla sostanza primitiva e simbolica del feltro. Questi stati della materia (e dell’anima) rappresentano gli attori di un agone in corso tra memoria e dimenticanza. L’oblio non è altro che l’inabissamento intempestivo di segni e simboli che si sottraggono alla coscienza. Nel lavoro di De Lorenzo coincide con l’immobilità, con il congelamento delle azioni e della gestualità. Dunque, la riflessione sugli stadi psichici viene trasferita ancora una volta intorno al corpo e alle sue estensioni segniche. Sulla ‘corporeità’ vengono individuate alcune aree di suscettibilità in cui è l’astrazione della sua motilità ad adattarsi alle esigenze di un alfabeto cerebrale. Così il corpo diventa davvero veicolo di una pluralità di significati e la fisicità (intesa proprio nella sua immanenza) non coincide più con la corporeità (con quella lunga, lunghissima, lista di valori, cognizioni, emblemi che definiscono il corpo sul piano intellettuale).
Il corpo è linguaggio perché è essenzialmente “flessione”. Nella riflessione , la flessione corporea vi è come sdoppiata, scissa, opposta a sé, riflessa su sé; appare infine per se stessa, liberata da tutto ciò che ordinariamente la nasconde. (G. Agamben, Note sul gesto Su –Derive Approdi-rivista n° 1 1993)
Agile, 2004, video, 6 min. Azione Ramona Caia; riprese Lelio Aiello; montaggio Daniela De Lorenzo, Lelio Aiello. Fotografie, varie dimensioni.
Cura la tua destra, scultura, feltro.
Catalogo, testo di Pier Luigi Tazzi. In copertina: Franz Kafka, La condanna in Tutti i racconti.
Galleria nicola fornello / Antonella Nicola e Enrico Fornello, Prato
Daniela De Lorenzo, Agile
Marzo 2005